Nessun paese si salva dai dazi americani, scrive Donald Trump su Truth tornando dalla Florida e forse viene da aggiungere, non si salvano nemmeno gli Stati Uniti. Nello stesso posto, il Presidente, deluso per una telefonata che non è ancora arrivata, si scaglia contro la Cina. Non saremo più ostaggi di Pechino, non ci mancheranno più di rispetto. Trump torna anche sullo stop alle tariffe per i prodotti elettronici, spiegando che saranno comunque tassati separatamente. Stiamo esaminando i semiconduttori e l'intera catena di fornitura dell'elettronica e ciò che emerge e che dobbiamo produrre prodotti negli Stati Uniti. La costruzione di nuovi impianti all'interno del paese in realtà richiederebbe diversi anni e costerebbe miliardi di dollari. L'amministrazione aveva esentato dai dazi doganali, smartphone, monitor e altri componenti elettronici importati in gran parte dalla Cina, ma già il segretario al commercio temporanea in uno due mesi dice questi prodotti elettronici insieme ai semiconduttori saranno soggetti a dazi separati. Gli Stati Uniti fa sapere il Ministero del commercio cinese dovrebbero cancellare i dazi reciproci e tornare sulla giusta strada, quella di risolvere le divergenze attraverso il rispetto reciproco e un dialogo paritario. In questo clima di crescenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti, il Presidente Xi Jinping inizia il suo viaggio nel sud est asiatico con l'obiettivo di consolidare i legami con alcuni dei vicini più legati alla Cina, come Vietnam, Malesia e Cambogia, tutti colpiti dai dazi americani. Il protezionismo, dice, non porta da nessuna parte e poi prosegue una guerra commerciale non avrebbe vincitori. Cristiana Mancini, SG24.