Dal Libano si scappa, dentro il Libano si scappa e dall'estero arrivano solo aiuti umanitari. A sud prosegue la penetrazione di Israele per conseguire gli obiettivi militari dichiarati, cioè smantellare le cellule di Hezbollah verso il confine e impedire i bombardamenti sul nord di Israele e sulle alture del Golan. L'esercito israeliano ha mostrato le immagini del compound militare del Partito di Dio, conquistato dai suoi uomini così come dei tunnel scoperti e usati dai miliziani come Hamas faceva a Gaza. Dal Sud del Libano si scappa dunque, le strade di città come Sidone sono adesso quasi completamente svuotate, anche per l'ordine di evacuazione israeliano, a preoccupare la popolazione non sono però solo le incursioni militari a sud, ma i bombardamenti in tutto il Paese sulle tante strutture di Hezbollah vicine o dentro i palazzi civili, è per questo che anche a Beirut, dove comunque i negozi sono ancora aperti, la gente scappa nei rifugi temporanei, sono finora oltre 1000 e accolgono 185mila sfollati, più di un decimo del milione e 200mila persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case nelle ultime due settimane. È per i bombardamenti, ma anche per la situazione generale del Paese, con scuole chiuse, acqua ed elettricità razionate che sta fuggendo anche quasi tutta la popolazione straniera, dopo gli americani, oltre 1000 rimpatriati in pochi giorni, è il turno di serbi, cileni e sudamericani in genere, degli spagnoli e dei Turchi che tornano in aereo, mentre via nave arrivano 300 tonnellate di aiuti umanitari mandati da Ankara, dove il presidente Erdogan definisce Israele una organizzazione terroristica sionista. Aiuti umanitari arrivano anche dall'ONU e da diversi Paesi, tra cui l'Italia, con Hezbollah che si affretta a mostrarsi solidale con la popolazione, mandando i propri deputati a visitare i tanti rifugi per gli sfollati che peraltro spesso vengono gestiti direttamente dal Partito di Dio, che è piegato ma non sconfitto. I bombardamenti israeliani lo hanno infatti decapitato, eliminando decine di capi e dirigenti, ma Hezbollah può ancora contare su un esercito di tutto rispetto, fatto di decine di migliaia di miliziani pronti a far sentire il proprio peso sul futuro del Libano.