Due anni dopo l'inizio del conflitto dell' invasione russa dell'Ucraina sono 6,5 milioni i rifugiati che hanno lasciato il loro Paese, secondo l'ONU. Questo dato: 4,2 milioni, è un dato differente perché fa riferimento solo ai Paesi dell'Unione Europea che hanno accolto i rifugiati ucraini. Per velocità ve ne ho segnalati cinque, i primi cinque: la Germania, la Polonia, Repubblica Ceca, la Spagna e infine l'Italia. Dall'inizio della guerra sono 14,6 milioni le persone che l'ONU sta aiutando a sopravvivere, alcune persone sono riuscita a rientrare nel Paese, 900mila nei luoghi di origine, mentre 300mila non sono riuscite perché probabilmente non hanno più a disposizione una casa dove tornare, o quantomeno una casa che garantisca una certa sicurezza. La situazione dei bambini è drammatica, ci sono almeno 1800 bambini morti o feriti dall'inizio del conflitto, questi sono dati ovviamente al ribasso. E poi alla fine i danni alle infrastrutture civili, 1500, pensate gli attacchi alle strutture sanitarie, cosa intendiamo? Intendiamo ospedali, ambulanze, che servono per curare i feriti, 3800 le scuole danneggiate o distrutte e questo comporta il fermo da oltre due anni, appunto, dell'istruzione all'interno del Paese. 1000 invece chilometri di reti idriche distrutte e poi il sistema idrico igienico sanitario che per il 40% è al collasso. Una guerra che per le informazioni che abbiamo in questo momento durerà ancora molto.