La battaglia di Bakhmut, oltre che sul campo, adesso si combatte anche sui media. Con gli ucraini che rivendicano avanzamenti a nord e a sud, intorno alla città, diffondendo video come questo, postato su Telegram, che mostra la fuga dei soldati nemici. Mentre i russi dicono di aver conquistato un quartiere nel centro. Per Kiev, i militari ucraini stanno avanzando in diverse aree del fronte, valutano addirittura la possibilità di accerchiare gli invasori che starebbero perdendo attrezzature e uomini. Anche il capo del gruppo Wagner, Prigozhin, attacca le forze regolari russe responsabili di essere fuggite sguarnendo i fianchi della città, mettendo in difficoltà i mercenari Wagner e consentendo agli ucraini di conquistare posizioni rialzate, favorevoli per il contrattacco. Gli ucraini avrebbero anche riconquistato la principale strada che porta i rifornimenti alla città. Quello di Bakhmut è un contrattacco importante, dopo mesi di ripiegamenti, ma non è ancora la controffensiva vera e propria. Quella è in preparazione con i bombardamenti sulle infrastrutture logistiche nelle retrovie, come depositi di carburanti e armi colpite adesso anche con i missili a lunga gittata forniti dagli inglesi, che raggiungono target a 250 km di distanza e possono essere montati sui caccia militari ucraini. Con uno di questi missili è stata bombardata la città di Luhansk, lontana dal fronte, sotto il controllo russo dal 2014. Intanto la paura della controffensiva si fa sentire anche a sud con le autorità russe che impongono l'evacuazione forzata ai residenti della Regione di Zaporizhzhia, vicino alla linea del fronte, che vengono spostati nella più tranquilla Berdyansk, sul mare di Azov, che però è anch'essa un obiettivo della controffensiva ucraina. Le buone notizie per i russi sono poche nelle ultime ore, sia dal fronte che dalle retrovie. Almeno due velivoli militari sono stati abbattuti in territorio russo, vicino al confine con l'Ucraina: un jet e un elicottero da combattimento. Non si sa se da fuoco amico o nemico.