È del tutto inconsueto che sia un Capo di Stato ad andare a trovare l'ambasciatore accreditato presso di lui, e non il contrario. E il fatto che in mattinata, verso mezzogiorno, Papa Francesco abbia percorso in una piccola auto bianca via della Conciliazione e i 600 metri che separano la sua abitazione di Santa Marta dell'ambasciata russa presso lo Stato del Vaticano, è indice del rilievo che voleva dare al gesto. Oltre mezz'ora è durato il colloquio con l'ambasciatore. Il Papa ha espresso la sua preoccupazione e la richiesta che non si intensifichino i combattimenti e si arrivi finalmente a una mediazione. E forse Bergoglio ha lasciato una lettera da consegnare a Putin. Una preoccupazione condivisa da tutta la Chiesa, come dice a Sky Tg24 il Presidente della CEI, il Cardinale Gualtiero Bassetti. "Io sto pensando agli innocenti che rischiano di morire in questa conflagrazione tremenda. Non riuscivo a credere che, con le esperienze che abbiamo avuto delle guerre, con i morti, con quello che è successo, soprattutto nel Medio Oriente e nell'Oriente, che si potesse arrivare alla follia della guerra proprio non ci pensavo, ecco". E il forum dei Vescovi del Mediterraneo, voluto proprio dal Cardinal Bassetti e in corso a Firenze, non sarà concluso dal Papa, colpito da un'acuta gonalgia, dolore al ginocchio che l'ha costretto a cancellare la sua presenza alla messa conclusiva di domenica. Bergoglio, su consiglio dei medici, non presiederà nemmeno le celebrazioni del mercoledì delle ceneri.























