Bakhmut Holds è diventato un meme su internet da mesi ma in effetti Bakhmut tiene ed è il simbolo della Resistenza Ucraina ma anche forse dell'annunciata controffensiva per cui tutto sarebbe pronto, anche se non si sa dove e quando partirà. Nel frattempo il generale Oleksandr Syrsky comandante in capo delle forze di terra, cioè il secondo uomo più potente dell'esercito ucraino, è andato a trovare i suoi uomini proprio sul fronte di Bakhmut. Ha detto che i suoi soldati hanno riconquistato alcune posizioni in città e poi ha spiegato perché Kiev resiste così strenuamente. In realtà a sentire il capo della Wagner Prigozhin e stando a tutti i report sul campo i russi continuano lentamente ad avanzare nella conquista della città. Questa è la timeline del loro avanzamento a partire da gennaio. Ma stando all'intelligence americana da inizio dicembre i russi avrebbero perso qui 100mila uomini, 20mila morti e 80mila feriti, comunque più della popolazione della città prima della guerra. La tattica del tritacarne: visto che circa 10mila sarebbero i coscritti dalla Wagner nelle carceri russe. E per tenere la città Prigozhin continua a lamentarsi e a chiedere più munizioni al Ministero della Difesa. Sul fronte dei bombardamenti i russi hanno colpito nuovamente la stazione di Kramatorsk ma anche gli ucraini colpiscono lontano. Nell'occupata Melitopol, probabile meta della controffensiva ucraina, ci sarebbe stata nella notte una grande esplosione. Si parla molto di controffensiva dunque e poco di pace. Addirittura l'Ucraina dice di non essere a conoscenza della missione di pace del Vaticano per risolvere la guerra, annunciata da Papa Francesco. Se ci sono colloqui, fanno sapere da Kiev, sono a nostra insaputa.