Due mesi in più. Viene prorogato l'accordo per l'export del grano ucraino. Dopo giorni di stallo qualcosa si è sbloccato nella direzione del rinnovo annunciato da Erdogan e che è fondamentale per non creare ulteriori crisi alimentare nel sud del mondo e per non aumentare le tensioni nei paesi UE che vedono transitare i cereali ucraini sul proprio territorio. Intanto si discute su quanto avvenuto a Kiev. Il sistema antiaereo Patriot, messo a difesa di Kiev, è stato colpito o no? A guardare le immagini delle telecamere di sorveglianza che circolano sui social e a sentire gli ufficiali americani contattati dalla CNN, sembrerebbe di sì. Dopo una selva di proiettili antiaerei lanciati per difendersi dai 18 missili lanciati in pochi minuti, di cui 6 ipersonici e 9 cruise, ci sono alcuni minuti di silenzio serviti forse ai russi per aggiustare il tiro. Poi due enormi esplosioni colpiscono esattamente il punto da cui partiva la contraerea. Le esplosioni, riprese da due diverse telecamere, sembrano coincidere, Possibile che a colpire siano stati i missili ipersonici Kinzhal, finora impossibili da intercettare per gli ucraini. Ma l'aviazione smentisce. Ieri Kiev aveva detto di aver abbattuto tutti e 18 i missili, oggi ricorda che nessun sistema Patriot, composto di sei elementi, può essere distrutto da un singolo attacco. Sta di fatto che l'episodio fa capire perché l'Ucraina stia cercando di rafforzare la propria protezione aerea, cioè perché chieda gli F16. Questo ha fatto Zelensky nel suo tour europeo e qualcosa si muove. Gran Bretagna e Francia addestreranno i piloti ucraini ma soprattutto l'inglese Sunak e l'olandese Rutte dicono di voler creare un blocco per dare gli F16 a Kiev, che ne chiede 40 o 50. Un numero a cui si potrebbe arrivare perché molti dei 25 paesi, cui gli americani hanno venduto gli aerei, vogliono rinnovare il proprio arsenale passando agli F35. Ad esempio l'Olanda entro fine anno ne dismette 24 e sarebbe pronto a trasferirgli all'Ucraina ma serve l'approvazione americana come paese produttore, così come serviva quella tedesca per i tank Leopard. E gli Stati Uniti, per quanto primo fornitore militare per Kiev, sono sempre molto prudenti nel dare proprie armi che possano colpire all'interno del territorio russo per evidenti rischi di escalation.