Falso, non c'è alcuna conversazione tra Trump e Putin: parola del portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Il Cremlino smentisce le notizie diffuse dai media americani secondo le quali giovedì il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin per discutere della rapida soluzione della guerra in Ucraina. Secondo il Washington Post, che aveva diffuso la notizia domenica, Trump avrebbe esortato il leader russo a non inasprire il conflitto ricordandogli la considerevole presenza militare di Washington in Europa. Un primo contatto che il presidente eletto vorrebbe portare avanti per arrivare alla rapida soluzione della guerra in Ucraina. "Non commentiamo le chiamate private tra il presidente Trump e gli altri leader europei" fa sapere il direttore delle comunicazioni del presidente eletto Steven Cheung. Trump ha più volte promesso di porre fine alla guerra velocemente ma deve ancora far sapere come intende farlo. È stato il suo vice J.D. Vance a delineare i contorni del piano durante un'intervista: la Russia conserverebbe i territori occupati dal 2014, l'Ucraina rimarrebbe uno stato sovrano ma dovrebbe fornire garanzie di neutralità alla Russia, in pratica la rinuncia dell'adesione alla Nato. Una proposta molto vicina a quella presentata dal presidente russo Vladimir Putin. Il presidente ucraino Zelensky non intende concedere territori alla Russia ma sa bene, e lo ha anche detto, che senza l'aiuto degli Stati Uniti perderebbe la guerra. Mentre domenica Peskov ha parlato ai media statali russi di segnali positivi da parte della nuova amministrazione americana, altri come il segretario alla difesa britannico sperano che il futuro presidente non abbandonerà il paese. A Washington il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha detto che il presidente uscente Joe Biden proverà a convincere Trump che allontanarsi dall'Ucraina significherebbe una maggiore instabilità in Europa.