L'allarme di un attacco massiccio su Kiev è un falso ed è frutto della disinformazione russa e della guerra psicologica messa in atto da Mosca. L'Ucraina reagisce con forza all'alert di Washington che ha portato Stati Uniti, Italia, Spagna e Grecia a chiudere temporaneamente le proprie ambasciate. L'allarme è poi cessato. Non mancano parole di critica di Kiev. Il portavoce del Ministero degli Esteri aggiunge: "In questo modo si alimenta la tensione. Le minacce di bombardamenti da parte dello stato aggressore sono una realtà quotidiana per gli ucraini da più di 1000 giorni". Intanto sul campo la situazione è sempre più tesa. Dopo il via libera all'Ucraina da parte della Casa Bianca a utilizzare missili americani a lungo raggio sul territorio russo lo stesso Segretario alla Difesa USA, Lloyd Austin, conferma che il presidente Biden consentirà a Kiev di utilizzare mine antiuomo fornite dagli Stati Uniti per aiutare a combattere le forze russe. Non è un mistero che l'amministrazione USA si stia affrettando a fare tutto il possibile per aiutare l'Ucraina a combattere la Russia prima che il presidente eletto Trump entri in carica. La reazione del Cremlino è immediata. L'immancabile portavoce Peskov stigmatizza: "L'amministrazione uscente americana sta facendo di tutto per continuare la guerra". Putin intanto dopo aver firmato un decreto che abbassa la soglia per l'uso di armi nucleari si dice pronto a negoziare un cessate il fuoco con Trump ma esclude qualsiasi congelamento del conflitto in Ucraina perché "Mosca deve raggiungere i suoi obiettivi". Nel mese di giugno, ricorda Ria Novosti, Putin aveva proposto iniziative per una soluzione del conflitto che prevedevano ritiro delle truppe ucraine dal territorio delle nuove regioni della Russia, la rinuncia all'adesione alla Nato, la smilitarizzazione e la cosiddetta denazificazione, nonché l'accettazione di uno status neutrale non allineato e privo di nucleare. Tutte ipotesi che rendono un tale piano di pace totalmente irricevibile per Kiev.