Il Ministro degli Esteri Tajani arriva in Israele e territori palestinesi occupati per una visita lampo in cui ha incontrato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il Ministro degli Esteri Katz e il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa. Tajani ha dichiarato che l'Italia si impegna a farsi portavoce delle istanze di Ramallah in sede europea. In Israele invece due i temi portati dal Ministro Tajani. Il primo, aiuti alimentari da parte dell'Italia nell'ambito del progetto Food for Gaza. 15 camion che partiranno venerdì da Genova per arrivare nell'enclave palestinese. La gestione al suo interno avverrà in cooperazione con il World Food Program e non è stato discusso con i vertici israeliani se gli aiuti italiani riusciranno a raggiungere il nord di Gaza sotto assedio da due settimane e dove numerose organizzazioni internazionali hanno denunciato uno stato di carestia. Il secondo, garantire la sicurezza del contingente italiano Unifil nel Libano su cui ha avuto rassicurazioni in merito sia da Netanyahu che dal Ministro Katz. La proposta italiana per l'uscita dall'impasse è la creazione di una nuova zona cuscinetto esclusivamente pattugliata da Unifil con nuove regole di ingaggio ed il rafforzamento dell'esercito libanese oltre il fiume Litani spingendo Hezbollah ancora più a nord e creando di fatto un raddoppiamento dell'interposizione tra Israele ed Hezbollah. Il Ministro ha descritto gli interlocutori israeliani come orecchi attenti a questa proposta che però differisce, e di molto, dalle condizioni per un cessate il fuoco in Libano che Israele stessa ha presentato dall'amministrazione americana, la fine delle ostilità in cambio della libertà militare di operare nei primi 5 km dal confine in territorio libanese e l'accesso allo spazio aereo dal "paese dei cedri". Secondo fonti anonime americane la stessa comunità internazionale non sarà propensa ad accettare un accordo del genere per via della violazione della sovranità libanese. A Beirut l'inviato speciale americano per il Medioriente Amos Hochstein dice che né Israele né Hezbollah hanno fatto abbastanza nel passato per rispettare la risoluzione 1701 dell'ONU e che solo la sua implementazione è la base per la fine delle ostilità. Partito Tajani è in arrivo il Segretario americano Blinken a Tel Aviv alla sua undicesima missione mediorientale da ottobre 2023. Confermata per ora solo la tappa israeliana. Molto dipenderà da come andranno i colloqui con Benjamin Netanyahu. Intanto oltre al fronte di Gaza, il Libano e la minaccia di un allargamento all'Iran un bombardamento su un'automobile a Damasco uccide due persone. L'esercito israeliano conferma di aver eliminato un comandante di Hezbollah responsabile per il trasferimento delle armi iraniane.