America first, America is back. C'è tutto un mondo dietro a questo concetto, c'è l'altra metà dell'America che si sente snobbata dall'establishment e torna a prendersi ciò che crede gli sia stato sottratto con l'inganno. Migliaia sfidano il freddo polare e restano in coda per ore fuori dal Capital One Arena, il palazzetto che Trump ha riservato al suo popolo per poter assistere all'insediamento. Questa donna non ce l'ha fatta come altri migliaia, il palazzetto è troppo piccolo per ospitarli tutti ma non se la prende con Trump, la colpa ci dice è dei democratici. Sarà il freddo oppure la stanchezza ma girando tra la folla ci sembra di intravedere Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. C'è poco da ridere in realtà, in ballo c'è la libertà e la vita di miliardi di persone. Aspettiamo fuori dai cancelli in attesa che escano, dopo poco incontriamo questa donna. L'America prima di tutto e il resto non deve interessare e questo vale anche per i conflitti. Ad un'altra chiediamo di commentare le dichiarazioni sul matrimonio che secondo il Presidente esiste solo tra un uomo e una donna. Trump da queste parti è un leader indiscusso, l'uomo del popolo che rinuncia alle comodità e all'agio per occuparsi dei suoi figli. Trump il sopravvissuto, Trump l'eroe, lo chiamano in molti modi ma per tutti è l'uomo scelto da Dio per guidare l'America. Il sole è tramontato su Capitol Hill, l'America ha un nuovo presidente: Donald Trump is back.