Purtroppo invece, in questi giorni, si assiste a ripetuti, brutali tentativi di soffocare le voci dei giovani che manifestano pacificamente, per chiedere libertà e maggiori spazi di partecipazione. Questi comportamenti vanno fermamente condannati. Si condanna da se stesso uno Stato che respinge e uccide i suoi figli. Al tempo stesso dobbiamo agire per mitigare subito le conseguenze prodotte dalla guerra.