La legge di segretezza scadrà il 26 ottobre. Donald Trump poteva chiederne il prolungamento, ma con un tweet ha annunciato: “Permetterò l’apertura dei file riservati su JFK, a lungo tenuti bloccati”. JFK è John Fitzgerald Kennedy e il termine dei venticinque anni di segretezza era stato fissato dal Congresso con una legge del 1992, firmata dall’allora Presidente George H. Bush, per mettere a tacere le teorie cospirative sulla sua uccisione. Documenti conservati negli archivi nazionali e risalenti in maggioranza agli anni Sessanta e Settanta, ma alcuni sono degli anni Novanta e sono stati redatti prevalentemente dalla Cia. Proprio sulla divulgazione di questi ultimi c’era una certa preoccupazione per il timore di esporre un lavoro di intelligence relativamente recente. Lo stesso Trump, nel suo tweet, sembra avanzare una riserva dicendo di dover ricevere ulteriori informazioni. John Fitzgerald Kennedy fu ucciso il 22 novembre del 1963 a Dallas, quando era Presidente degli Stati Uniti, ferito mortalmente da colpi di fucile mentre viaggiava sulla limousine presidenziale con la moglie Jacqueline e con il Governatore John Connally. Un omicidio la cui responsabilità è stata addossata a Lee Harvey Oswald, operaio attivista ed ex militare. Negli anni sono state, però, numerose le teorie che si sono sviluppate attorno all’omicidio del Presidente.