Ha ribaltato i sondaggi e rimesso in discussione una partita che sembrava avviarsi verso la sconfitta certa. Con questa donna di colore, figlia di immigrati, ex Procuratrice poi Senatrice della California e oggi Vice Presidente, i Democratici credono davvero nel contropiede. "From Zero to Hero", da Vicepresidente anonima se non proprio criticata con Biden a candidata superstar nel giro di pochissimi giorni, dopo la rinuncia del Presidente. Nel discorso di accettazione della candidatura che conclude la settimana della Convention del Partito Democratico a Chicago, Kamala Harris si racconta cercando la connessione con la classe media americana. Cresciuta in un sobborgo di Auckland, genitori separati il vicinato dove tutti si aiutano a prescindere da fede politica religiosa ho preferenze sessuali, i primi risparmi con il lavoro da McDonald's, la compagna di scuola che le confessa gli abusi del patrigno e lei che sceglie proprio quel lavoro: difendere le donne nelle aule di tribunale. "Ho sempre avuto un solo cliente, dice, il popolo" e per questo promette di essere la Presidente di tutti. "So che le persone che ci guardano stasera sono di partiti politici diversi, ma io prometto che sarò la Presidente di tutti gli americani, potrete sempre avere fiducia in me". Rivendica di aver lottato contro le grandi banche e gli sfratti alla povera gente e annuncia misure anti inflazione, tasse più basse al ceto medio, protezione dei diritti riproduttivi. Non si sottrae a temi spinosi come l'immigrazione per la cui inefficace gestione è stata sempre massacrata. Si impegna a riportare al Congresso la legge bipartisan sulla sicurezza dei confini che Trump ha affondato e mentre fuori si manifesta contro la guerra a Gaza e l'appoggio a Israele ribadisce la linea dell' amministrazione Biden: "Supporto al diritto a difendersi dell'alleato in medioriente ma denuncia di quanto è successo a Gaza che definisce devastante". Attacca Trump per le sue politiche non sul personale, mette in guardia dai pericoli che la presunta agenda radicale dell'avversario repubblicano: progetto 2025, costituisce per l'America. L'arena strapiena di Chicago la adora, adesso però arriva il difficile, uscire da qui e andare in giro a prendersi i voti degli americani veri.