La linea è comune e Vox ne è forse il contenitore ideale perché è riuscito a fare proprio la narrazione dei numerosi partiti sovranisti di destra europei. Grazie al partito di Santiago Abascal in Spagna è emerso l'elettorato che è stato per decenni inglobato nel Partito Popolare e che rappresenta l'anima più conservatrice, di più, ultranazionalista della società spagnola. Alla kermesse di Madrid il convitato di pietra é l'Unione Europea, oggetto di un trasversale lancio di critiche. Orban non perde occasione per colpire Bruxelles. Alla Convention di Madrid Abascal ha ancora una volta evitato accuratamente di scrollarsi di dosso le scorie nostalgiche del franchismo e irrobustito le spinte populiste. D'altronde come sostiene qualcuno il populismo non è un'ideologia, è una forma di costruzione del politico. Ad applaudire Vox la sua agenda conservatrice soprattutto sul fronte dell'identità nazionale e sulla lotta all'immigrazione anche Donald Trump. Il tifo per Vox cresce insomma insieme al vento dello scontento che soffia nella società spagnola, un vento che spira anche in Polonia, Ungheria, Portogallo e Francia. E l'Europa, intesa come Bruxelles, cerca di coprirsi non si sa mai.