Noa, Almog, Andrey e Shlomi, questi i nomi dei quattro ostaggi israeliani liberati con un'operazione speciale a Nuseirat, descritta dal Ministro della Difesa Gallant, la più spettacolare operazione militare degli ultimi 47 anni. Forze aeree e marittime di terra hanno contribuito a riportare a casa le quattro persone sequestrate il 7 di ottobre durante la festa di Reim. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invocato l'unità nazionale, un riferimento all'avversario politico Benny Gantz, che oggi avrebbe dovuto annunciare le sue dimissioni dal governo, poi rimandate a seguito del successo militare, a cui hanno contribuito gli Stati Uniti con supporto logistico e di intelligence, secondo fonti americane pubblicate dal sito Axios. Ma i civili di Nuseirat e Deir al-Balah, un'area dove hanno trovato rifugio le molte centinaia di migliaia di sfollati provenienti da Rafah, descrivono l'attacco come il più pesante degli otto mesi di guerra. Testimoni oculari hanno parlato di bombardamenti su un mercato affollato. Riprese video mostrano persone che correvano a cercare riparo, mentre un potente attacco aereo esplodeva nelle vicinanze. Il dottor Khalil al-Degran portavoce dell'ospedale al-Aqsa Martyrs a Deir al-Balah e Marwan Abu Nasser direttore ad interim dell'ospedale Al-Awda a Nuseirat hanno dichiarato che i due ospedali hanno ricevuto un totale di oltre 200 morti e centinaia feriti e che molte delle vittime sono donne e bambini. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari stima il numero di vittime a meno di 100, senza poter però dire con precisione quanti civili e quanti membri di Hamas. Entrambi i conteggi delle vittime non possono essere verificati indipendentemente.