Alla fine Xi Jinping è costretto a mollare sulla politica zero-covid inversione di rotta era nell'aria, tanto che oggi, dieci giorni dopo un'ondata di manifestazioni mai viste dai tempi di Tienanmen nell'89 la Cina ha annunciato un drastico e generale allentamento delle restrizioni antivirus; secondo le nuove regole svelate dalla Commissione nazionale per la salute asintomatici e positivi lievi potranno fare la quarantena a casa e non in ospedali da campo appositamente allestiti dal Governo, come avvenuto finora. Per ogni caso positivo il lockdown non riguarderanno più milioni di persone e quindi interi quartieri, ma al massimo edifici o appartamenti. Altro punto cruciale la riduzione dei test che in precedenza dovevano, obbligatoriamente, essere fatti più volte alla settimana per poter accedere a qualsiasi luogo pubblico; adesso i tamponi su larga scala saranno effettuati solo in scuole, ospedali, case di cura e luoghi di lavoro ad alto rischio; non solo ora sarà possibile viaggiare da una provincia cinese all'altra senza dover esibire un test PCR negativo da meno di 48 ore e senza dover essere testati all'arrivo. Fra le dieci importantissime novità l'accelerazione sui vaccini agli anziani, una debolezza che fino adesso ha impedito al paese di allentare le restrizioni, ma oggi dopo tre anni la Cina si prepara a convivere con il Covid come nel resto del mondo puntando sulla prevenzione e provando a risollevare un'economia a dir poco zoppicante prova ne sia la riapertura domani del parco Disneyland Shanghai chiuso dallo scorso 31 ottobre.