I colloqui per raggiungere un cessate il fuoco dentro Gaza potrebbero ricominciare il 15 agosto. Israele ha confermato la partecipazione mentre si aspetta la conferma anche da parte di Hamas. Indiscrezioni fanno circolare la richiesta di scarcerazione del politico Marwan Barghuthi da Hamas in un primo round di scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Richiesta, stando a fonti anonime, appoggiata anche dagli Stati Uniti. Dovessero queste voci essere confermate, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu si troverà immediatamente ad affrontare il probabile rifiuto da parte dell'ala più a destra del proprio Governo, che ha sempre posto come linea rossa la scarcerazione di detenuti accusati di omicidio, come nel caso di Barghuthi che sta scontando l'ergastolo per il suo ruolo come Capo delle Brigate al-Aqsa durante la seconda intifada durante differenti attentati che sono costati la vita a 5 persone, tra cui 4 israeliani. Barghuthi però è ad oggi il politico più amato dalla popolazione palestinese, visto come indipendente sia da Hamas che da Fatah. Sarà anche il primo negoziato, dopo l'elezione di Sinwar come leader politico di Hamas. Sinwar che ha ricevuto una lettera da parte del capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane Esmail Qaani, che promette di vendicare l'uccisione di Haniyeh la settimana scorsa a Teheran. Fonti interne iraniane dipingono la politica interna divisa tra le guardie rivoluzionarie, che rispondono direttamente all'Ayatollah e il neopresidente Pezeshkian, desideroso di evitare un'escalation regionale. Continuano le ostilità tra Hezbollah ed esercito israeliano, con i primi che colpiscono due edifici al nord Israele senza causare vittime ed i secondi che bombardano oltre 50 km dal confine uccidendo un alto comandante di Hamas in Libano. Dentro la striscia di Gaza è iniziata la seconda battaglia a Khan Yunis in circa due settimane, con migliaia di sfollati che cercano rifugio nella zona umanitaria di Alma Uasi dove però un bombardamento uccide almeno 5 persone. Lo spazio sembra essere finito per accogliere nuovi profughi interni, molti hanno dovuto piantare le proprie tende nei pressi di accumuli di rifiuti e acque reflue. Malattie infettive continuano a dilagare tra la popolazione. Stando alle stime delle Nazioni Unite si registra un aumento di circa il 50% dei casi tra la popolazione minorenne dal mese scorso.