Rimane alto il livello dello scontro militare nella Striscia di Gaza con Hamas che lancia razzi verso Tel Aviv e attacca l'esercito israeliano lungo il corridoio di Nazzarine, la strada costruita dalle forze israeliane negli ultimi mesi e che di fatto divide l'enclave palestinese in due. Molti esperti militari hanno commentato che una delle funzioni di questo corridoio potrebbe essere, in un futuro, quella di permettere lo screening da parte dell'esercito israeliano dei civili di rientro verso il nord di Gaza. Il New York Times ha avuto accesso a documenti sui negoziati di pace da fonti israeliane da cui si evince che il primo ministro Netanyahu ora vuole la garanzia che questo screening ci sarà, mentre la proposta americana di fine maggio, quella che pubblicamente Hamas dice di aver accettato, motivando così la sua annunciata assenza dal tavolo dei negoziati del 15 di agosto, rimaneva su toni estremamente validi in merito. Altro cambiamento nella bozza di cessate il fuoco e la presenza militare israeliana nel confine tra Gaza ed Egitto che ora Netanyahu vuole far mettere nero su bianco. Il Qatar sta comunque cercando di mettere pressione ad Hamas per ottenere una delegazione diplomatica al tavolo e fonti anonime hanno fatto sapere che Simwar avrebbe chiesto in cambio lo stop temporaneo alle azioni militari dentro Gaza da parte dell'esercito israeliano. Raggiungere un cessate il fuoco è fondamentale per la regione mediorientale, giacché, secondo i media israeliani, l'Iran potrebbe evitare di attaccare Israele se le trattative andassero a buon fine. E sempre secondo fonti anonime vicino a a Teheran avrebbe anche espresso il desiderio di mandare un rappresentante colloqui come osservatore esterno, con deleghe principali ai paesi arabi, dalle Nazioni Unite e dall'Europa nei confronti del ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir che durante la festività ebraica del Tisha B'Av è entrato nel compound della Moschea di Al-Aqsa ed ha incoraggiato i fedeli ebraici presenti a pregare al suo interno. Un'azione contraria allo status quo che regola il luogo di culto sacro per l'Islam e la Torah, che permette soltanto ai fedeli musulmani di pregare al suo interno. Nel giorno in cui cinque soldati arrestati per abusi sessuali contro i prigionieri palestinesi nella prigione di Sdedman ottengono i domiciliari per la durata del processo, una nuova inchiesta del quotidiano israeliano Ares racconta di come sia pratica comune da parte dell'esercito israeliano utilizzare civili dentro la Striscia di Gaza come scudi umani obbligando questi ultimi ad andare in perlustrazione nei tunnel sotterranei o nelle case dove c'è il sospetto che vi siano state piantate trappole esplosive.