Terzo giorno consecutivo di attacchi israeliani contro obiettivi di Hezbollah in Libano. Mentre decine di migliaia di persone continuano a fuggire dal sud, i missili dello Stato ebraico puntano le gole del Libano meridionale usate dagli uomini di Hassan Nasrallah come nascondigli e depositi di armi, colpiscono la parte orientale della valle della Beqa dove il gruppo filo iraniano recluta e addestra la maggior parte dei suoi uomini e non risparmiano neanche Baalbek, altra roccaforte del Partito di Dio. Centrata ancora una volta la terza in pochissimi giorni la periferia sud di Beirut ucciso, come riporta la IDF, Ibrahim Muhammad Qubaisi capo del programma missilistico della milizia sciita. Gli attacchi israeliani in Libano hanno l'obiettivo di decimare la forza militare di Hezbollah, di creare un vuoto intorno al suo leader, Hassan Nasrallah, di fermare gli attacchi del movimento contro il nord di Israele così da permettere il ritorno di circa 60mila sfollati israeliani nella parte settentrionale dello Stato ebraico. Mentre cresce il timore di una potenziale invasione di terra israeliana nel sud del Libano, che aumenterebbe il rischio di un'escalation regionale, decine di compagnie aeree sospendono i voli da e per Beirut e l'ambasciata americana esorta i propri connazionali a lasciare il Paese al più presto.