L'obiettivo politico è chiaro, le conseguenze pratiche invece saranno per ora inesistenti. In una lettera scritta dalla Ministra per la migrazione e l'asilo Faber, il Governo olandese ha annunciato all'Unione Europea che intende uscire dal patto sulla migrazione e l'asilo firmato nei mesi scorsi. E' un gesto meramente simbolico perché per essere esentati bisogna che questo fatto sia acquisito all'interno dei trattati europei senza la modifica dei trattati non ci può essere possibilità di esenzione. E Bruxelles ha immediatamente risposto che per ora non è prevista alcuna modifica e quindi è grata all'Olanda per aver garantito che per ora continuerà a rispettare le regole previste dal patto. Questo prevede tra l'altro una maggiore solidarietà nella gestione dei flussi migratori regole comuni tra tutti i Paesi, e un sistema basato su ricollocamenti volontari o contributi finanziari degli Stati che non vogliono accogliere migranti arrivati in altri Paesi UE. Il messaggio politico però è chiaro, il Governo olandese dominato dall'estrema Destra di Geert Wilders ha voluto dare un segnale sull'argomento che gli sta più a cuore: la migrazione. Tanto che lo stesso Wilders ha reagito entusiasta scrivendo su X che "La Ministra degli Interni sta facendo la Storia e che l'Olanda ha dichiarato di voler rinunciare all'immigrazione". Del resto dopo la scelta tedesca di reistituire i controlli ai confini in deroga al Trattato di Schengen il tema migrazione è tornato al centro del dibattito europeo con i Governi più intransigenti che vogliono mostrare di non rimanere a guardare.