La Siberia brucia. In questi giorni nella Regione artica della Russia si sono registrate temperature tropicali, 38 gradi nella città Verkhoyansk, più di due volte la media stagionale, che a giugno si aggira sui 15 gradi. È il dato più alto dal 1885, cioè da quando si iniziò a misurarla. Da gennaio a maggio i valori erano Stati 8 gradi oltre la norma. Questa ondata di caldo inaridito le torbiere, innescando roghi nella tundra e nella foresta boreale. Con il surriscaldamento del pianeta sono aumentati drammaticamente gli incendi. Nelle ultime due estati hanno generato più emissioni che in tutto il periodo dal 2003 al 2018. Le fiamme che consumano 5 milioni di ettari di pinete sono il lato più evidente del cambiamento climatico, ma non l'unico. Nel frattempo l'acqua dell'Artico si sta scaldando a una velocità doppia rispetto al resto del mondo e dagli Anni Settanta si è dissolto il 70% della calotta di ghiaccio marino.