È trascorsa solo una settimana dall'uscita del Papa dal Policlinico Gemelli dopo un ricovero improvviso che aveva tenuto il mondo con il fiato sospeso, e Francesco presiede in una Piazza San Pietro invasa dal sole e dai fiori offerti dai Paesi Bassi, la solenne e scenografica Messa di Pasqua, concelebrata da 32 cardinali, 15 vescovi, 300 sacerdoti, e alla quale partecipano 100mila fedeli. Al termine un largo tiri in papamobile tra la folla che si assiepa anche in Via della Conciliazione. Poi Bergoglio sala al balcone centrale della Basilica, quello da cui si affacciò 10 anni fa, quando il mondo scoprì che era lui il successore di Giovanni Paolo II e di Ratzinger, il successore di San Pietro. Legge il messaggio di Pasqua, che incita a gettarsi con gioia nelle braccia di Cristo: "Lui è il Signore del tempo, della storia, vorrei dire a tutti con la gioia nel cuore: Buona Pasqua." Da quel giorno le nostre speranze non si infrangono più contro il muro della morte, dice, e il cammino dell'umanità prosegue più spedito: "Si fratelli e sorelle, a Pasqua la sorte del mondo è cambiata." E allora affrettiamoci a percorrere i sentieri di pace e di fraternità insegnati da Cristo, e a superare le tenebre e le oscurità in cui troppe volte il mondo si trova coinvolto. "Aiuta l'amato popolo ucraino nel cammino verso la pace, ed effondi la luce pasquale sul popolo russo. Conforta i feriti e quanti hanno perso i propri cari a causa della guerra e fa che i prigionieri possano tornare sani e salvi alle loro famiglie. Apri il cuore dell'intera Comunità internazionale perché si adoperi a porre fine a questa guerra e a tutti i conflitti che insanguinano il mondo." E tra i tanti luoghi di conflitto e di sofferenze del mondo, un pensiero speciale va a Gerusalemme e alla Terra Santa, ferita da attentati sanguinari. "Manifesto viva preoccupazione per gli attacchi di questi ultimi giorni che minacciano l'auspicato clima di fiducia e di rispetto reciproco, necessario per riprendere il dialogo tra israeliani e palestinesi, così che la pace regni nella Città Santa e in tutta la Regione." Al termine, Francesco ripete a tutti il saluto di Pasqua, quello che diede Gesù ai discepoli dopo la resurrezione: “Pace a voi. Pace a voi. Pace a voi”.