Dopo l'accorata richiesta di un cessate il fuoco immediato in Ucraina, lanciato a Natale che accusa i potenti del mondo di seguire logiche che non sono quelle che si interessano del bene delle persone, all'Angelus di Santo Stefano Papa Francesco facendo gli auguri, è tornato a parlare del Paese e della drammatica situazione della sua popolazione. "Rinnovo il mio augurio di Pace, Pace nelle famiglie, Pace nelle comunità parrocchiali e religiose, Pace nei movimenti e nelle associazioni, Pace per quelle popolazioni tormentate dalla guerra, Pace per la cara e martoriata Ucraina. Sono tante bandiere del Ucraina qui. Chiediamo la Pace per questo popolo martoriato". Francesco ringrazia per i tanti auguri di Natale che gli sono arrivati: "Non potendo rispondere a ciascuno, esprimo a tutti la mia gratitudine, specialmente per il dono della preghiera". E al Papa sono giunti anche gli auguri di Natale da parte del Patriarca ortodosso di Mosca Kirill, anche se è facile immaginare che è proprio a lui, che aveva benedetto pubblicamente la guerra in Ucraina, che pensava Papa Francesco quando pochi giorni fa ha detto che nessuno può, in nome di Dio, dichiarare Santa una guerra. E' la festa di Santo Stefano, primo martire della Chiesa, e Francesco dice che oggi sono ancora di più che nei primi secoli i cristiani che nel mondo vengono martirizzati per difendere la loro Fede.