Sarà l’Antiterrorismo francese a gestire le indagini su due distinti assalti alle forze dell’ordine parigine, che hanno scosso la Capitale dalle prime ore del mattino. Tutto è iniziato intorno alle 6,50, quando un uomo ha forzato un normale controllo di routine ad un posto di blocco stradale nella banlieu nord di Parigi. L’uomo non ha risposto all’alt e ha sparato contro l’agente della Stradale, ferendolo lievemente. Ha poi abbandonato la sua auto e rubato quella di una donna in transito, per poi fuggire. Verso le 8,30 ha raggiunto la parte sud della capitale, l’aeroporto di Orly, e ha tentato di sottrarre un kalashnikov ad una soldatessa dell’operazione Sentinelle, in presidio all’aeroporto internazionale. La militare ha fatto resistenza. Ne è derivata una colluttazione. Poi altri due colleghi sono intervenuti aprendo il fuoco e uccidendolo. L’uomo, identificato come un trentottenne francese con precedenti penali, è stato colpito mentre si dirigeva verso il McDonald’s dello scalo. È un pregiudicato per crimini comuni, ma era all’attenzione dei servizi antiterrorismo perché sospettato di essersi votato all’Islam radicale in carcere. È in corso l’interrogatorio del padre e del fratello dell’aggressore, per acquisire elementi utili all’indagine. L’Antiterrorismo aveva in carico il suo profilo. Si cerca ora di capire perché il suo fascicolo fosse stato temporaneamente archiviato. Il Ministro dell’Interno, Bruno Le Roux, non esclude la matrice terroristica, ma affida alle indagini la conferma definitiva. Immediato il dispositivo di sicurezza nello scalo internazionale, dove sono stati sospesi tutti i voli. Circa 3.000 i passeggeri indirizzati all’aeroporto Charles De Gaulle. La polizia ha diramato un tweet in cui invita tutti a rispettare la zona di sicurezza e ad allontanarsi dall’aeroporto. Squadre di artificieri hanno battuto a tappeto lo scalo per scongiurare la presenza di eventuali dispositivi esplosivi.