Ti comporti come una bambina dice il poliziotto alla sospettata mentre l'ammanetta, è la sospettata, anni 9, a spiegargli che in effetti è proprio una bambina. Rochester, Stato di New York, media città affacciata sul lago Ontario, a poca distanza dal Canada, venerdì pomeriggio la polizia interviene per sedare quella che viene descritta come una lite familiare, la bambina in leggins e felpa nera è arrabbiata con la mamma, minaccia di ucciderla e poi uccidersi, vuole il papà, i poliziotti provano a calmarla ma non c'è niente da fare, poco avvezzi a trattare, se non con criminale veri, l'ammanettano e la fanno salire su un'autopattuglia, lei si dimena, continua a chiamare il padre, chissà dove, scalcia, tutto è ripreso in maniera caotica ma inequivocabile dalle telecamere di sicurezza incorporate nel giubbetto di un agente, a un certo punto uno di loro perde la pazienza e per neutralizzare la pericolosa minaccia le spruzza addosso uno spray urticante in dotazione, dopo i controlli in ospedale la bimba è stata dimessa e sta bene, ma la polizia è di nuovo nella bufera, anche perché quello di Rochester è lo stesso Dipartimento coinvolto lo scorso anno della morte di Daniel Prude, afroamericano soffocato durante un fermo, il cui decesso era stato cercato di far passare per overdose di stupefacenti. Il capo della polizia ci aveva rimesso il posto, questa volta il video delle telecamere è uscito subito e il nuovo responsabile delle forze dell'ordine è il sindaco di Rochester, entrambe donne, hanno promesso massima trasparenza e severità.