Ora che l'accordo è stato fatto e che tutti i vicepresidenti della prossima Commissione Europea hanno avuto l'ok del parlamento, rimane solo un ultimo passaggio prima che il nuovo governo d'Europa possa iniziare a lavorare. Il prossimo mercoledì, il 27 novembre, il Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria, dovrà votare a maggioranza la fiducia alla commissione presieduta ancora una volta da Ursula von der Leyen. La maggioranza che darà il suo ok sarà in parte diversa da quella che approvò a luglio la nomina della stessa von der Leyen e il suo programma. Probabile infatti che i verdi ed alcuni socialisti, voteranno contro, mentre esprimeranno parere favorevole gli eurodeputati di Fratelli d'Italia ed altri appartenenti al gruppo dei conservatori europei. Il si della Destra italiana è conseguenza della nomina di Raffaele Fitto a vice presidente esecutivo della commissione, cosa che è anche alla base, invece, del no dei Verdi, che temono un deciso spostamento a destra delle future politiche di Bruxelles. La delicata situazione internazionale con la guerra in Ucraina, quella in Medio Oriente, il prossimo arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, ha probabilmente convinto i partiti europei a trovare un accordo anche per non rischiare di lasciare l'Unione Europea in questo periodo senza un governo nel pieno delle sue funzioni. Pur partendo da presupposti politici opposti, soddisfazione per l'accordo raggiunto sulla nuova commissione, è stata espressa sia dei socialisti che affermano di voler continuare a far sì che le politiche europee rimangano europeiste e progressive, sia da Fratelli d'Italia contenti per aver ottenuto, per l'italiano Fitto, un ruolo importante nel prossimo esecutivo europeo.