Al volante c'è Vladimir Putin lungo le strade di Mariupol o di quel che rimane della città simbolo di questa guerra. Prima volta del Presidente russo nei territori occupati, prova di forza e atto di sfida. Il Cremlino ha diffuso le immagini della visita definita spontanea del Presidente russo in sottofondo le parole del Vice Primo Ministro Marat Khusnullin che gli siede accanto. Indica i palazzi danneggiati, domandando se siano da demolire oppure da ristrutturare. L'obiettivo è ricostruire il centro che il Ministro descrive come molto bello entro fine anno. La città portuale del Donbass occupata dai russi è stata devastata dai bombardamenti con oltre 20 mila vittime secondo le fonti ucraine. Per le autorità del Comune di Mariupol è la visita di un criminale internazionale, è arrivato di notte per non vedere alla luce la città devastata dalla sua liberazione si legge sull' account Telegram del Consiglio Comunale. Mentre la Presidenza Ucraina ha criticato la visita sottolineandone il cinismo e la mancanza di rimorso. Putin passeggia tra i giochi per bambini nel quartiere Nevsky, ricostruito dai militari dopo che il Tribunale Penale dell'Aja ha emesso un mandato proprio per deportazioni illegali di minori, oltre che per crimini di guerra. "Tutto spontaneo" ha insistito il Portavoce del Cremlino Peskov, anche la visita al teatro della Filarmonica usato dall'amministrazione russa per processare i combattenti ucraini dell'acciaieria Azovstal, con tanto di gabbie per i prigionieri sul palco e bombardato esattamente un anno fa quando era utilizzato come rifugio. Putin non si è mai visto nei luoghi della guerra all'infuori della recente visita in Crimea, e così sorgono i dubbi, si tratta di uno dei suoi sosia? Anton Grashenko, Consigliere del Ministro degli Interni a Kiev sottolinea la vicinanza del Presidente ai cittadini di Mariupol. Ha più paura di loro che dei suoi collaboratori?, si domanda, facendo notare i metri che lo dividono in genere anche dai suoi fedelissimi.