Sono 120 milioni in tutto il mondo le persone in fuga dalla loro terra. Scappano dalle guerre dai devastanti effetti della crisi climatica, scappano per la mancanza di acqua e di cibo. Abbandonano le loro case ed i loro paesi per sopravvivere in cerca di sicurezza e protezione. Il loro numero sempre crescente ormai da molti anni, negli ultimi 10 è addirittura raddoppiato. A dirlo è l'ultimo rapporto Global Trends 2024 stilato dall'agenzia ONU per i rifugiati che parla di un numero in crescita per il dodicesimo anno consecutivo, conseguenza di nuovi conflitti e delle preesistenti crisi mai risolte. Soltanto l'anno scorso l'UNHCR ha rilevato un aumento considerevole di nuove emergenze umanitarie o di situazioni in peggioramento arrivando a contarne 43 in 29 diversi paesi, cioè il più alto numero annuale di situazioni emergenziali degli ultimi 10 anni. Addirittura quadruplicato nell'arco degli ultimi tre. E se resta la Siria il paese con la peggiore crisi di rifugiati al mondo con 13,8 milioni di persone costrette a scappare, a pesare sui dati degli ultimi anni sono stati soprattutto il conflitto nel Sudan che dall'aprile del 2023 ha fatto contare più di 7 milioni di nuovi sfollati nel paese e di altri due milioni in fuga oltre i confini e nello stesso periodo la guerra in Medio Oriente. Soltanto nella Striscia di Gaza, circa 1milione e 700mila persone si sono messi in fuga per sfuggire agli attacchi; una fetta pari al 75% della popolazione totale. Numeri che se la comunità internazionale non interverrà con urgenza con azioni di pace interventi di sviluppo e stabilizzazione delle popolazioni nei paesi d'origine, come sottolineato dall'alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel tempo sono destinati a crescere.























