Costituzione e Parlamento sospesi per un periodo di transizione che durerà tre mesi, lo hanno deciso le nuove autorità siriane; ci sarà un comitato legale per i diritti umani che esaminerà la Costituzione e apporterà emendamenti. La priorità dell'attuale governo di Mohammad Bashir è preservare le istituzioni e proteggerle. Il nuovo governo ad interim, nominato dai ribelli Islamisti, promette anche di rispettare la diversità religiosa e culturale in Siria. La Costituzione risale al 2012 e non specifica che l'Islam è la religione di stato. Il nuovo leader della Siria, il capo dei ribelli islamisti racchiusi nella sigla Hayat Tahrir Al-sham che ha incontrato le altre fazioni armate che hanno aiutato a cacciare Assad, Abu Muhammad Al-Jolani e tornato al suo vero nome di Ahmed Al-Sharaf fa sapere che saranno sciolte le forze di sicurezza del regime e che la famigerata prigione di Sednaya sarà chiusa, ma che i torturatori della dittatura non saranno perdonati. Questo mentre il partito Baath al potere per oltre 50 anni con la famiglia Assad annuncia la sospensione a tempo indeterminato delle sue attività. Israele intanto continua i suoi raid aerei e le incursioni nella buffer zone al confine con l'obiettivo di distruggere completamente l'arsenale militare siriano. I più colpiti sono stati li porto di Latakia e la provincia costiera di Tartus. A livello diplomatico la Turchia dopo aver appoggiato militarmente I ribelli ha già mandato il capo dell'intelligenza a Damasco per colloqui con le nuove autorità siriane. Nel nord e nell'est del paese Le milizie arabe filoturche si sono scontrate con quelle curde appoggiate dagli americani che si sono dovute ritirare. Nonostante questi scontri l'Amministrazione Autonoma Curda della Siria orientale annuncia che adotterà comunque la bandiera dell'indipendenza siriana, quella con le tre stelle che verrà issata su tutte le istituzioni della regione perché, si legge in un comunicato delle forze curde, siamo parte della Siria unita e del popolo siriano.