Se la politica interna gli riserva non pochi grattacapi, è a quella estera che il premier israeliano Benjamin Netanyahu può guardare con soddisfazione e ha ragione. La normalizzazione delle relazioni tra Israele ed Emirati Arabi sta provocando infatti un importante effetto contagio sul quale Gerusalemme contava. È delle ultime ore la notizia che l'Arabia Saudita ha formalmente autorizzato il sorvolo del suo territorio da parte degli aerei e degli Emirati Arabi Uniti verso tutti i Paesi, e quindi anche Israele. Già il 31 Agosto scorso, in verità, le autorità saudite avevano dato il via libera al sorvolo del territorio del Regno da parte del primo aereo della compagnia israeliana El Al per Abu Dhabi. Ora la comunicazione ufficiale da parte di Ryadh, subito definita un enorme passo avanti dal premier dello Stato ebraico. I voli saranno più corti e meno cari, e questo porterà ad irrobustire il turismo e a sviluppare la nostra economia, ha spiegato Bibi Netanyahu, che ha preannunciato anche altre buone notizie. Netanyahu ha anche sentito al telefono il Presidente egiziano Abdel Al-Sisi. Quest ultimo ha definito quanto sta accadendo un passo in grado di instaurare la pace in Medio Oriente, ma a condizione che vengano evitate altre annessioni di territori palestinesi. Chi invece continua a lanciare strali insieme ad Ankara è Teheran. Il Ministro degli Esteri Javad Zarif ha pubblicato sul suo profilo Twitter la foto diventata virale di un soldato israeliano che con il ginocchio schiaccia a terra la testa di un manifestante palestinese fermato durante una protesta in Cisgiordania. Normalizzazione con Israele? La sola cosa che è stata normalizzata è questa, il commento del Capo della diplomazia iraniana.