L'appartenenza all'Unione Europea non ha soddisfatto gli italiani come gli europei. Secondo quanto emerge dal rapporto Eurobarometro inverno 2025, infatti, il 31% degli italiani pensa di non aver tratto benefici dall'esserne uno stato membro. È il dato più elevato tra tutti i 27 pari soltanto alla Repubblica Ceca. Nonostante ciò rimane comunque alta la fiducia degli italiani nelle istituzioni europee, di cui si spera di poterne vedere ampliate le funzioni. Europei ed italiani sono allineati nel ritenere che il ruolo di Bruxelles, dovrebbe diventare progressivamente più consistente, soprattutto per proteggere i cittadini, dinanzi alle crisi globali e ai rischi per la sicurezza. E al Parlamento si chiede di difendere la pace come valore prioritario. Ed è proprio a proposito di sicurezza che si registra la principale differenza tra europei e italiani. Mentre per i primi la difesa occupa un posto primario nella scala delle priorità di cui l'UE dovrebbe occuparsi, per i secondi si collocherebbe invece in terza posizione. Il nostro Paese sarebbe infatti più interessato alla crescita economica e allo sviluppo industriale. Quattro europei su 10 citano l'inflazione, l'aumento dei prezzi e il costo della vita, tra i temi che vorrebbero vedere prioritariamente affrontati dall'Eurocamera. È rilevante notare come, a influire meno sui benefici percepiti dall'appartenenza all'Unione, sarebbero invece la lotta al cambiamento climatico e al terrorismo, mentre agli ultimi posti dell'agenda europea, andrebbero collocati la digitalizzazione e la gestione delle migrazioni. .