Non possiamo essere così. In America, non c'è posto per questa violenza. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden va in TV a tarda sera dalla località di vacanza nel Delaware dopo essere stato informato sulle condizioni di salute della arcinemico politico. Il tentato assassinio del suo predecessore e avversario alle prossime elezioni, il repubblicano Donald Trump, unisce il diviso mondo politico di Washington. Biden telefona personalmente a Trump dopo aver pubblicamente condannato un gesto che definisce malato e ha detto che proprio adesso è il momento di unire il paese. Poi rientra precipitosamente alla Casa Bianca mentre simili espressioni di solidarietà a Trump arrivano dei vertici del Partito Democratico, dalla vicepresidente Harris ai leader di Camera e Senato passando per l'ex presidente Barack Obama che chiede agli americani impegno e civiltà. Di attacco codardo parla un altro ex inquilino della Casa Bianca, il repubblicano Bush, pur da sempre lontanissimo da Trump, mentre rompe gli indugi e svela il suo appoggio il multimiliardario visionario Elon Mask che sul suo social network ex Twitter lancia teorie complottiste. Dall'estero, alcuni dei primi ad esprimere auguri di pronta guarigione a Trump sono il primo ministro israeliano Netanyahu e il premier ungherese Orban che gli aveva fatto visita in Florida pochi giorni prima. In Italia, il Presidente del Consiglio Meloni auspica che nella campagna elettorale statunitense prevalgano dialogo e responsabilità, il vicepremier e ministro Salvini leader della Lega scrive che Trump è il presidente di cui ha bisogno l'America.