Per la prima volta davanti al monumento agli eroi del ghetto di Varsavia un capo di stato tedesco si scusa per i crimini commessi dal suo popolo. I tedeschi, dice, hanno perseguitato, schiavizzato e assassinato gli ebrei d'Europa e gli ebrei di Varsavia con una crudeltà e una disumanità per le quali non abbiamo parole. Oggi mi trovo di fronte a voi e chiedo perdono per i crimini che i tedeschi hanno commesso qui. Si rivolge agli ebrei presenti e al mondo intero in Yiddish, la lingua germanica occidentale parlata dagli ebrei aschenaziti. Parla davanti agli eroi del ghetto Steinmaier, onora i ribelli che nell'aprile del 1943, la notte più buia di Varsavia, hanno mostrato un coraggio che definisce inimmaginabile. Cita anche diversi autori, tra cui Primo Levi, che definisce un grande. A Varsavia il giorno del ricordo e del raccoglimento. Alle celebrazioni partecipano i presidenti di Polonia Duda e Israele Herzog. Quanto accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale mi riempie di vergogna ma l'amicizia tra Polonia, Israele e Germania è un miracolo, sottolinea, a cui guardare pensando al futuro. Per noi tedeschi la responsabilità di fronte alla nostra storia non conosce fine, dice Steinmaier. Quanto è accaduto non deve ripetersi. Per questo il presidente tedesco non può accettare la guerra criminale che infuria in Europa, scatenata dalla Russia contro l'Ucraina, e si rivolge al presidente Putin. Ha violato il diritto internazionale, messo in dubbio i confini, commesso furti di terre, inflitto sofferenze incommensurabili, violenza, distruzione e morte agli ucraini.