Vietato ai media locali di pubblicare immagini di esseri viventi in Afghanistan arriva una nuova stretta. Ad annunciarlo è il portavoce del Ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio che spiega, sarà compito dell'autorità talebane convincere i cittadini che le immagini di esseri viventi sono contrari alla legge islamica e devono essere evitate. Si tratta di un provvedimento che fa parte della nuova legge sui media che vieta alle emittenti anche di deridere o umiliare l'Islam o contraddire la Sharia. I funzionari del ministero hanno convocato i giornalisti locali, consigliando i fotoreporter di scattare le foto da più lontano e di filmare meno eventi per prendere l'abitudine, Un ritorno al passato già durante il regime talebano dal 1996 al 2001 venne attuato il divieto è un altro duro colpo per i diritti in un paese che da agosto 2021 dal loro ritorno al potere vive un processo che tende a rendere invisibili i cittadini, le donne in particolare, se agli uomini è proibito radersi e portare pantaloni sopra il ginocchio alle donne è vietato l'accesso all'istruzione alle cure mediche e al sistema giudiziario, a loro è impedito frequentare la scuola secondaria e accedere a quasi ogni forma di impiego retribuito, camminare nei parchi pubblici, frequentare palestre o saloni bellezza è imposto il velo integrale che copre anche il viso. Solo qualche mese fa ale donne è stato vietato di parlare in pubblico e le intenzioni sono per la reintroduzione della fustigazione pubblica e della lapidazione per le adultere. A tre anni dal ritorno al potere dei talebani, il controllo sulla società è sempre più capillare e violento e a pagare il prezzo più alto sono le donne, le ragazze che hanno creduto di poter vivere la loro vita o meglio una vita.