“Siamo scioccati”: così il portavoce della Commissione europea sull’utilizzo di cavie umane e animali per i test auto. Da Bruxelles, oltre alla condanna per quanto sarebbe avvenuto in Germania, è arrivata la chiara richiesta di un’azione urgente da parte delle autorità tedesche. E subito cade la prima testa, dopo la divulgazione dello scandalo che sta travolgendo l’industria dell’auto tedesca. Volkswagen ha sospeso Thomas Steg, responsabile per la sostenibilità e le relazioni esterne. La direzione ha motivato la sospensione del dirigente con il ruolo da lui ricoperto, per sua stessa ammissione, nell’organizzazione dei test sulle scimmie. Nel comunicato, il gruppo tedesco parla dell’indagine interna, che sta procedendo con grande rapidità. Il caso riguarda diversi test condotti sia su animali che su uomini. Nel 2014, negli Stati Uniti, dieci scimmie vennero messi davanti a cartoni animati, mentre erano in un ambiente con aria inquinata dai gas di scarico di una vettura diesel. Ad Aquisgrana, in Germania, invece, a venticinque persone sarebbe stato fatto inalare diossido d’azoto in diverse concentrazioni. Lo scandalo sta coinvolgendo anche BMW e Daimler, oltre alla Bosch. Volkswagen è il marchio estero più venduto in Italia. Due anni fa era stato al centro del caso Dieselgate, quando venne a galla che la casa tedesca aveva applicato un software ai motori diesel per alterarne la misurazione delle emissioni e farle rientrare entro i livelli consentiti. Ora di nuovo nella bufera, con il Governo di Berlino determinato a fare chiarezza su quelli che la Cancelliera Angela Merkel ha definito “atti eticamente ingiustificabili”.