Continua a salire il tragico bilancio di vittime del tifone Rai che ha colpito le Filippine giovedì scorso. L'ultimo dato comunicato dalla Polizia Nazionale ammonta a oltre 370, concentrate soprattutto tra le regione centrale di Visayas e quella meridionale di Caraga ma è destinato ad aumentare ancora, considerate le circa 60 persone disperse. Numeri drammatici cui si aggiungono almeno 500 feriti e quasi 500 mila sfollati. Intere comunità rase al suolo senza corrente, acqua e cibo, ha detto il segretario alla difesa Delfin Lorenzana, alle quali migliaia di militari, poliziotti, pompieri e guardiacoste stanno cercando di dare soccorso tra tante difficoltà, rispondendo all'appello accorato del presidente Duterte. Con i suoi venti fino a 240 km orari RAI è stato il tifone più violento che ha colpito quest'anno lo stato del Sud est asiatico, territorio peraltro più soggetto al mondo a questi fenomeni atmosferici. Sarà una strada lunga e difficile per la popolazione ricostruire e rimettere in carreggiata le proprie vite, commenta il capo della Federazione Internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa che ha già lanciato un appello per raccogliere circa 20 milioni di euro da usare per gli interventi urgenti e per aiutare la comunità a tornare ad una vita normale.