Dopo le voci sempre più insistenti che si rincorrevano da giorni, è ufficiale: alla fine Steve Bannon, il consigliere stratega del Presidente americano, è al suo ultimo giorno al servizio di Donald Trump. Lo annuncia con una nota proprio la Casa Bianca, confermando così lo scoop del New York Times e le indiscrezioni pubblicate da vari altri media. Un ruolo centrale, fino ad ora, quello dello stratega capo di Trump, Bannon, 63 anni, ex ufficiale di marina e produttore cinematografico di Hollywood, esponente della destra decisionista e spesso al centro di polemiche, anche negli ultimi giorni, dopo gli scontri fra suprematisti bianchi e manifestanti antirazzisti in Virginia. Secondo fonti vicine a Bannon, avrebbe lui stesso presentato le dimissioni il 7 agosto, stanco delle faide interne allo staff. Altre fonti parlano, invece, di un Trump irritato con il suo consigliere anche per la telefonata con Robert Kuttner, il direttore della rivista progressista The American Prospect, registrata e divulgata dall’interlocutore, durante la quale Bannon smentiva la linea dura annunciata da Trump con la Corea del Nord, quella del “fuoco e furia”, e definiva “un branco di clown” i suprematisti bianchi, proprio su cui, invece, aveva puntato per la vittoriosa campagna elettorale del Presidente.