La tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord continua, in una sorta di guerra, al momento, solo attraverso dichiarazioni. “Se la Corea del Nord continuerà con l’escalation della minaccia nucleare, la risposta americana sarà fuoco e furia, come il mondo non ha mai visto”: così il presidente americano Donald Trump reagisce alla notizia diffusa dall’intelligence americana secondo cui Pyongyang sarebbe riuscita a produrre con successo una testata nucleare, entrando in una nuova fase del suo programma atomico. Lo riferiscono fonti degli 007 americani, citate dal Washington Post, e un rapporto del ministero della difesa giapponese ripreso dalla NBC. Si tratta di un passaggio-chiave, come sostengono gli esperti, che sta portando Pyongyang a diventare una potenza nucleare a pieno titolo. Pronto l’intervento di John McCain, che contesta Trump: “obietto le parole del presidente”, riferisce il senatore repubblicano, “perché bisogna essere sicuri che si possa fare quanto si dice”. Qualche ora dopo la dichiarazione di Trump, l’Agenzia ufficiale coreana ha riferito di stare valutando di colpire con un missile a raggio intermedio la base americana che ha sede nell’isola di Guam, nel Pacifico. Se nella sua follia il dittatore coreano dovesse attaccare, l’America si troverebbe di nuovo in guerra con Pyongyang, dopo la fine del conflitto del 1953, ben 64 anni fa.