L’America, secondo Donald Trump, partirà fra poche ore da qui, dal Campidoglio di Washington. Attorno alle 18 ora italiana, l’uomo che all’inizio nessuno credeva che sarebbe arrivato fino alla Casa Bianca giurerà sulla scalinata di questo edificio come quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti. La corsa di Donald è partita da lontano, più di un anno e mezzo fa, è stata avvincente, a tratti drammatica, dura, senza esclusione di colpi, costellata di scandali e polemiche, ma lui ha sorpreso e sconfitto tutti, gli altri sedici candidati repubblicani alle primarie e poi Hillary Clinton, che durante la cerimonia d’insediamento guarderà dalle retrovie, accanto al marito Bill, l’avversario, che aveva definito un pericolo per la democrazia, diventare Presidente, perché l’immobiliarista newyorkese, che ha fatto fortuna con grattacieli, hotel, resort, casinò e campi da golf, che ha fatto del suo nome un marchio placcato rigorosamente in oro, alla fine è stato l’unico che è riuscito ad arrivare alla pancia della classe media, a interpretare paure e desideri dell’America profonda, quella stessa America che in queste ore sta arrivando a Washington per rendergli omaggio. “Da dove venite?”. “California”. “Vengo da West Palm Beach, in Florida”. “Cosa cambierà in questo Paese con Trump Presidente?”. “Spero che le persone saranno più unite e speranzose. Questo è quello che mi auguro. Non più un Paese diviso, ma felice. Siamo tutti americani”. “Cambierà totalmente la mentalità degli americani in meglio. È una persona che combatte fino alla fine, per vincere. È molto determinato e non si arrende mai”. “Ha un messaggio da dare alle donne che non hanno votato per Trump e che sono preoccupate per la sua elezione?”. “Io direi loro di avere fiducia e di vivere con umiltà, di lasciare che il patriottismo ispiri il loro cuore, perché è su questo che il nostro Paese è stato fondato. E credere, avere fede e passione”. “Ha un messaggio da dare ai cittadini americani che non hanno votato per Trump e che guardano alla sua elezione con preoccupazione?”. “Gli direi di dargli una possibilità. Se anche in quel caso non dovesse piacerti, avrai le tue ragioni”. Ad assistere alla parata, che da qui lo porterà fino alla Casa Bianca dopo il giuramento, sono attese almeno 800.000 persone, in realtà la metà di quante hanno partecipato all’insediamento di Obama, perché comunque Trump resta un candidato divisivo. E ci saranno anche moltissime proteste: ventisette le manifestazioni attese nelle prossime ore, fino a culminare con la grande marcia delle donne contro Trump, in programma per sabato.