Sostegno economico a fianco del sostegno militare: è questo l'obiettivo della Conferenza Bilaterale per la Ricostruzione dell'Ucraina organizzata dall'Italia al Palazzo dei Congressi di Roma alla presenza di Giorgia Meloni e del Primo Ministro ucraino Denis Shmyhal, di una folta delegazione di ministri dei 2 paesi ma soprattutto di centinaia di aziende italiane e ucraine e delle principali istituzioni finanziarie internazionali. Una fetta enorme quella della ricostruzione ucraina che vale $411 miliardi, secondo le stime della Banca Mondiale, di cui 135 miliardi di distruzione diretta legata alla guerra. Si va dall'edilizia alle infrastrutture e ai trasporti fino al settore dell'energia quasi dimezzato dai bombardamenti mirati dei russi. E poi c'è un'enorme porzione di paese da sminare e il settore agroalimentare da ricostruire. A tutto questo l'Italia vuole contribuire con questa conferenza che segue analoghe iniziative già organizzate in Francia e Germania mentre a Londra si dovrebbe tenere tra qualche settimana il meeting con tutti i principali donatori mondiali. Scopo di queste conferenze è fare incontrare aziende e operatori ucraini con gli operatori e le aziende italiane in modo da poter concludere nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, contratti sia nel settore privato che nel settore pubblico. Un'assistenza per la ricostruzione quella offerta dall'Italia che da una parte vuole dimostrare solidarietà all'Ucraina e mettere a disposizione il know-how dei milioni di piccole e medie imprese italiane a chi in Ucraina ha bisogno di risorse per essere aiutato, dall'altra vuole facilitare chi cerca di fare business in un paese che soffre ancora di una guerra a tutto campo la cui fine sembra lontana. Ma per iniziare la ricostruzione non c'è bisogno di aspettare la fine della guerra. "Con i lavori di questa conferenza noi poniamo la prima pietra di una collaborazione sempre più stretta rispetto alle esigenze immediate di ripresa e a quelle di un più lungo periodo di ricostruzione. Mettiamo a disposizione il meglio del sistema Italia".