Gli equilibri della guerra oscillano in Crimea, Regione occupata dai russi nel 2014 con conseguente referendum di annessione. Si sono verificate esplosioni in alcune basi militari, una delle quali è stata rivendicata da Kiev. La significativa reazione Ucraina in territorio filorusso arriva a sei mesi dall’inizio del conflitto. La popolazione è in fuga, moltissimi verso la Russia. Il Presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello: Le forze russe hanno continuato ad attaccare più obiettivi militari ucraini con armi ad alta precisione, ha detto il Ministro della Difesa di Mosca. Gli occupanti sarebbero stati respinti in diverse direzioni. Scambi avvelenati e prove di forza, mentre i civili continuano ad essere evacuati dalle proprie terre. Qui siamo a Marynka, nel Donetsk. La polizia, che ha girato queste immagini, aiuta anziani esausti a lasciare le proprie case distrutte. Durante la notte a Mykolaiv sono stati lanciati missili contro l’università nazionale del Mar Nero. Lo ha comunicato il sindaco della città, chiarendo che non c’era alcuna base militare nella struttura dove invece lavorano degli impiegati. Così a Sud e ad Est, mentre si continua a temere per il terzo fronte, quello della centrale nucleare di Zaporizhia, occupata. Intanto la diplomazia guarda con attenzione all’incontro previsto per domani a Leopoli tra Zelensky, il Segretario Generale ONU Guterres e Erdogan. Il primo dall'inizio del conflitto tra l'ucraino e il turco, che nella sua costante mediazione ha già però visto due volte Vladimir Putin.