Due settimane dopo aver ricevuto critiche per aver telefonato a Vladimir Putin, il cancelliere tedesco Olaf Scholz è andato a Kiev a sorpresa per riaffermare la vicinanza tedesca all’Ucraina. A tre mesi dalle elezioni che in Germania probabilmente segneranno la fine del suo governo, Scholz cerca comunque di mantenere il suo Paese al centro dei giochi strategici della guerra in Ucraina. Propone una conferenza di pace, cerca di riaprire un contatto con Mosca e poi si presenta da Zelensky e gli promette sostegno fino a quando è necessario. L'aiuto tedesco, assicura Scholz, sarà garantito all'Ucraina anche per superare l'inverno. "Putin", ha detto il Cancelliere, "vuole far morire gli ucraini congelati colpendo le loro infrastrutture energetiche. Non permetteremo che il suo cinico calcolo abbia successo." Poi ha garantito non verrà fatto alcun accordo con Mosca che non sia voluto da Kiev. "Non deve essere presa alcuna decisione senza l'Ucraina", ha spiegato, "e tutte le parti devono rispettare il principio secondo cui nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina." In queste ore non solo il Cancelliere tedesco ha fatto visita a Kiev, ma lo hanno fatto anche i nuovi capi delle istituzioni europee. Antonio Costa, Capo del Consiglio Europeo, e Kaja Kallas, Alto rappresentante per la politica estera. Quest'ultima in particolare mostra di tenere parecchio al contenimento della minaccia e dell'influenza russe in Europa. I vertici europei hanno garantito ancora una volta a Zelensky il proseguo dell'integrazione Ucraina nell'Unione Europea, anche se è il futuro ingresso nella NATO a stare in questo momento più a cuore a Kiev. Elemento questo per Zelensky indispensabile per poter pensare ad una tregua, rinunciando magari ai territori conquistati dai russi.