Qualsiasi emergenza umanitaria diventa ancora più drammatica e disperata quando arriva il gelo. L'inverno e le temperature rigide diventano, per chi scappa da conflitti, guerre e disastri, un vero incubo. Chi ne fa le spese sono spesse più fragili come bambini e gli anziani. "Fermiamo il gelo dell'inverno" è lo slogan della campagna del UNHCR che proseguirà fino al 18 febbraio. Un'iniziativa che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sofferenza vissuta dalle tante, troppe persone in fuga della violenza e punta a raccogliere fondi per offrire aiuti concreti per affrontare l'inverno. Sono 4.700.000 i rigugiati e gli sfollati in otto Paesi, Afghanistan, Egitto, Giordania, Iran, Libano, Pakistan, Siria e Ucraina. Milioni di persone che possono essere aiutate con un semplice sms o una chiamata al 45588. Ogni donazione sarà di 2 euro, sembra un piccolo gesto ma può alleviare grandi sofferenze. Il piano invernale di aiuti si articola intorno alle emergenze in corso in Afghanistan, Siria e Ucraina. Fermiamo il gelo dell'inverno ma non solo, anche il gelo della paura di non farcela a superare la stagione fredda e il gelo delle indifferenza che spesso ci fa sentire impotenti e ci fa dire che è tutto inutile, che non c'è nulla da fare davanti a tante emergenze umanitarie, ben 43 nell'ultimo anno. È questo l'appello accorato lanciato dal UNHCR con questa campagna. L'altro dato che deve far riflettere è che oltre il 50% dei rifugiati in tutto il mondo è composto da donne e bambine, ed è proprio la voce di una bambina al centro dello spot.