30 giorni di tempo per aumentare gli aiuti a Gaza o gli Stati Uniti interromperanno le forniture militari ad Israele. La lettera inviata al governo di Netanyahu, il cui contenuto è stato confermato dal Dipartimento di Stato, porta la firma congiunta del segretario di stato americano Antony Blinken e del segretario alla difesa Lloyd Austin. Gli Stati Uniti chiedono ad Israele di porre fine all'isolamento del nord della striscia di Gaza, così come l'evacuazione forzata dei civili da nord a sud. Almeno 350 camion carichi di aiuti dovranno poter entrare attraverso tutti e quattro i valichi principali ogni giorno, più un nuovo quinto valico. Al milione e 700 mila sfollati, costretti dagli ordini di evacuazione israeliani a vivere nella stretta area costiera di Alma Uasi, dovrà essere consentito di spostarsi nell'entroterra. A preoccupare il governo americano è il blocco delle importazioni commerciali e del 90% dei movimenti umanitari tra il nord e il sud della striscia, oltre all'istituzione di nuovi controlli per il personale e le spedizioni umanitarie. Gli Stati Uniti hanno poi espresso preoccupazione a Israele in merito alla campagna di bombardamenti a Beirut delle ultime settimane. Washington continuerà a monitorare la situazione con molta attenzione. Abbiamo detto molto direttamente a Israele che ci opponiamo ai loro attacchi quasi quotidiani, qui nelle aree densamente popolate di Beirut, ha affermato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby. Sappiamo che stanno conducendo operazioni per colpire le infrastrutture di Hezbollah e riconosciamo che hanno il diritto di farlo ma hanno anche una responsabilità, quella di non minacciare la vita dei civili, delle forze di pace delle Nazioni Unite o dei membri delle forze armate libanesi, mentre Biden in un messaggio ai leader del congresso ribadisce l'impegno a sostenere la difesa di Israele.