È passato più di un mese dall’insediamento di Donald Trump, ma lo spettro di Obama aleggia ancora alla Casa Bianca. Prima lo smantellamento pezzo per pezzo dell’Obamacare e dei provvedimenti della precedente Amministrazione, poi le accuse di spionaggio, ora le allusioni su presunti rapporti extra diplomatici tra l’allora Presidente Obama e la Russia. Il Tycoon sembra ormai aver messo nel mirino il suo predecessore. Chi è stato a dire segretamente al Presidente russo “dì a Vladimir che dopo le elezioni avrò più flessibilità”? In uno dei suoi ultimi tweet, Trump fa riferimento a un episodio del marzo 2012, una conversazione catturata off the record tra l’allora Presidente russo Medvedev e Barack Obama al termine del vertice sulla sicurezza nucleare a Seul. Una provocazione che Trump, alle prese con lo scandalo Russiagate, lancia a chi accusa il suo entourage di aver intrattenuto rapporti controversi con il Cremlino. Non erano passate neanche ventiquattro ore da un altro cinguettio al veleno: “Ho appena scoperto che Obama intercettava i miei telefoni della Trump Tower prima della vittoria” aveva twittato il neopresidente. Un’accusa, però, non supportata da prove, stroncata prima dall’ex capo dell’intelligence, James Clapper, che ha negato qualsiasi attività di intercettazione nei confronti di Donald Trump durante la campagna elettorale, poi dal direttore dell’FBI, James Comey, che ha bollato come fasulle le accuse e ha chiesto al ministero della giustizia, da cui l’agenzia dipende, di respingerle pubblicamente. Così non solo i democratici stigmatizzano l’uscita di Trump come una ridicola teoria complottista, un insulto a Obama, come ha detto la leader alla Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, ma anche tra i repubblicani comincia a serpeggiare un certo nervosismo. “Non siamo disposti a partecipare a una caccia alle streghe” ha detto il senatore Marco Rubio, che tra l’altro fa parte di una delle due Commissioni parlamentari d’intelligence a cui Trump ha intenzione di chiedere di indagare, stando all’ultimo comunicato della Casa Bianca. Intanto, il Presidente ha fatto rientro a Washington dopo il weekend trascorso nel suo resort in Florida e la sua America sembra essere sempre più divisa, con l’annuncio di un bando bis sugli ingressi negli Stati Uniti per i musulmani, la stretta sui migranti e le tensioni che dal web si spostano per le strade.