Il dossier Corea del Nord da mesi spicca tra le questioni più sensibili per l’Amministrazione Trump, in questo agosto è diventato prioritario. Una risoluzione a firma americana è stata presentata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e vorrebbe sanzioni per un miliardo di dollari contro il regime per i test missilistici allo sviluppo del nucleare militare. La preoccupazione di Trump per la Corea del Nord è palpabile. L’Amministrazione è già da mesi sul piede di guerra e non esclude l’uso unilaterale preventivo della forza. A confermare le indiscrezioni di stampa pubblicate dal Washington Post qualche mese fa, di piani militari pronti per un attacco contro Pyongyang, questa volta è il consigliere per la Sicurezza nazionale McMaster che in un’intervista tv ribadisce che l’America è pronta a tutte le opzioni per contrastare la minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord, compresa quella di una guerra preventiva. Al comando si lavora su piani d’attacco consapevoli, dice McMaster, che ogni attacco alla Corea del Nord potrebbe portare ad una guerra molto costosa che potrebbe causare sofferenze immense soprattutto alla popolazione sudcoreana. In altre parole sinora Seul e la Cina hanno esercitato il loro peso per frenare l’azione militare ma la pazienza di Trump sembra aver raggiunto il limite. The Donald, ha detto McMaster, non tollererà più le minacce nucleari dalla Corea del Nord.