C'è il vuoto nei bar di Los Angeles. Il Governatore della California Gavin Newsom ha ristabilito il lock down per i locali di L.A. e di altre cinque contee a causa del rapido incremento dei casi di Coronavirus. Un'ampia fascia della popolazione inventa fantasiose proteste contro il Governo americano e il sistema sanitario, mentre la John Hopkins University segnala oltre 38000 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Superati in totale i 2,5 milioni contagi con più di 125 mila morti nel Paese più colpito al mondo. In Florida, dove il virus si sta diffondendo tra i trentenni, per il governatore la soluzione non è però nel lock down. Il vaccino potrebbe non bastare a garantire l'immunità di gregge. Lo ha dichiarato Anthony Fauci, l'epidemiologo che guida la task force della Casa Bianca. Molti cittadini non sono neppure propensi al trattamento secondo i sondaggi. Gli americani non rispettano abbastanza le regole, secondo il vicepresidente Pence, che dal Texas raccomanda l'utilizzo delle mascherine. Virus e povertà dilagano in Brasile con più di 57000 vittime e oltre 1,3 milioni casi. Copacabana è insorta contro il Presidente Bolsonaro, sostenuto invece dai suoi fans a Brasilia. I negozi hanno comunque riaperto, la gente è tornata massiccia per strada. Per analoghe ragioni si protesta in Messico. Si lamentano malasanità e crisi profonda. La sfiducia nelle autorità è ancora più radicata tra gli abitanti della poverissima Haiti, molti dei quali negano l'esistenza del Covid e si rivolgono ai medici quando ormai le loro condizioni sono troppo critiche. L'epidemia è stata un disastro per l'Inghilterra. Lo ha ammesso Boris Johnson, che annuncia future indagini. A causa di un nuovo focolaio in un'azienda alimentare, si valuta se ristabilire il lock down a Leicester. Così come in Australia, a Melbourne, anche se nel resto del Paese il virus è pressoché scomparso. Tra Gerusalemme e Tel Aviv il gay pride si è celebrato con contenimento. In Cisgiordania i casi aumentano e a Betlemme è stato deciso un lock down di due giorni.