Condannato a 25 anni di carcere in Egitto per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, è il destino a cui è andato incontro Luigi Giacomo Passeri, italiano di 31 anni, cresciuto a Pescara, ma da tempo residente in Inghilterra. Passeri è stato arrestato il 23 agosto del 2023 non ha avuto contatti con la tua famiglia se non sporadiche lettere per circa 10 mesi, poi l'udienza del 19 agosto e la condanna, la Farnesina ha annunciato di seguire da vicino la vicenda, il ministro degli esteri Antonio Tajani è chiaro. "Noi continueremo a seguire tutto ciò che accade, ma il traffico di droga c'era, quindi noi vogliamo che come lo facciamo per l'Italia, vogliamo che la pena sia la privazione della libertà, non la mortificazione e l'offesa alla dignità del detenuto". Luigi infatti era in Egitto per un viaggio, il giorno prima di partire accusa forti dolori di stomaco, chiede a un medico, ma trova i poliziotti che sospettano traffichi droga. Viene perquisito e interrogato, secondo la sua famiglia anche malmenato, dopo ore viene portato di corsa in ospedale, il report medico che l'avvocato del ragazzo ha fornito alla famiglia e che Sky Tg24 è in grado di mostrarvi, parla di un appendicite da operare d'urgenza, senza citare altro. Ed è qui che la storia e la verità si dividono, la polizia egiziana afferma di aver trovato quantità ingenti di droga a carico di Passeri, anche 60 ovuli di cocaina che lui stesso aveva ingerito la prova che porterà alla condanna. La famiglia del cittadino italiano però è convinta della sua innocenza e denuncia, a Luigi Giacomo è stato fatto firmare una confessione in arabo, lingua che lui non capisce, senza nessun avvocato ed interprete al suo fianco. Dopo ore di minacce e di vessazioni, Luigi ha scritto alla sua famiglia subito dopo la sentenza, ecco la sua lettera: "aiutatemi o mi ammazzo qui dentro", in un'altra lunga missiva è lo stesso Luigi a descrivere tutte le fasi drammatiche dell'arresto. La famiglia chiede l'aiuto dello Stato, dalla Farnesina per ora nessuno commenta, ma ciò che filtra è l'impegno della diplomazia nel monitorare la vicenda. Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto al Governo di intervenire per assicurare a passeri, dopo i casi Regeni e Zaki, un trattamento dignitoso e soprattutto un intervento tempestivo.