Da una parte ci si riunisce per la critica al Ministro Lamorgese, dall'altra si fanno prove di federazione. Centrodestra e centrosinistra tornano alla quotidianità dopo le elezioni amministrative e progettano il futuro. Le accuse contro il Ministro dell'Interno hanno ricompattato il centrodestra. L'oggetto è la cattiva, secondo loro, gestione degli attacchi alla CGIL. "Sa che qualche tempo fa ma non tanto il primo settembre tutti i giornali d'Italia, lei non se ne sarà accorta, hanno raccontato come Giuliano Castellino è andato allo stadio. E' vietato andare allo stadio quando sei sottoposto a un provvedimento di questa natura. E' previsto l'arresto, il processo, da sei mesi a due anni di condanna per la violazione della Daspo. Non se n'è accorta? Ministro si prenda le sue responsabilità. Se non ha capito cosa stava succedendo è grave. Se l'ha capito e l'ha permesso è ancora più grave." Silvio Berlusconi è già tornato a Roma e a questo punto il vertice del centrodestra, chiesto da Giorgia Meloni, ammettendo la sconfitta delle amministrative potrebbe tenersi molto presto. Sul fronte del centrosinistra, all'indomani del successo elettorale, Enrico Letta, tornato alla camera dopo la vittoria delle suppletive, si dedica alla costruzione di una federazione o coalizione che dir si voglia. Il riferimento è a quell'ulivo evocato simbolicamente alla festa di Piazza Santi Apostoli dopo la vittoria di Roberto Gualtieri a Roma. Se il dialogo con LeU o con realtà dall'anima ambientalista pare più agevole, il difficile arriva per esempio con Calenda ed è tutta da definire la collaborazione con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. La strategia del centrosinistra non può prescindere dalle mosse di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, soprattutto in funzione della scelta del nuovo presidente della Repubblica, senza dimenticare che a fronte di uno schieramento di centrodestra e uno di centrosinistra ne potrebbe emergere uno di centro che spariglierebbe le carte.